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14 luglio 2018: Willie Colón

Il 14 luglio 2018 sul palco del Milano Latin Festival il grandissimo Willie Colón, musicista americano di origine portoricana con i suoi caratteristici ritmi caraibici, musica afro-americana e urbana.

BIO

Musicista americano di origine portoricana. Maestro di trombone e di fusione di diversi ritmi caraibici, musica afro-americana e urbana, ha formato con la cantante Héctor Lavoe una delle coppie più importanti della musica latina degli anni settanta ed è considerato uno dei pionieri nello sviluppo dell’autentico movimento della salsa tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70.

Nipote di emigrati portoricani, Colón è cresciuto nel quartiere latino del distretto del Bronx, un fatto che ha segnato gran parte della sua carriera personale e artistica, che implica la ribellione e la trasgressione delle norme stabilite. Dopo aver studiato tromba e clarinetto, la sua ammirazione per Mon Rivera lo portò a scegliere il trombone all’età di quattordici anni e due dopo, nel 1966, registrò il suo primo album con il significativo titolo di El Malo.

In questo primo lavoro c’era già la voce inconfondibile di Héctor Lavoe ed aveva introdotto elementi della musica popolare portoricana, in particolare la bomba, mescolata con i ritmi dolorosi e duri del trombone, da quello che erano buoni esempi di temi di successo come Jazzy y I wish I had watermelon.

Insieme ad altri musicisti di spicco di origine caraibica, come Ray Barretto, Bobby Valentín, Reynaldo Jorge o Héctor Lavoe stesso, ha partecipato nel 1971 alla registrazione del concerto Estrellas de Fania, considerato l’evento che ha lanciato il movimento salsa di New York . Nello stesso anno, la sua interpretazione magistrale del tema Piraña, composto da Tite Curet Alonso, lo ha reso famoso ed è diventato una delle icone di questo movimento musicale.

Sotto l’etichetta di Fania e con Hector Lavoe ha registrato oltre una dozzina di album fino al 1975, tra i quali erano Guisando (1969), Cosa nostraEl JuicioAsaltos Navideños (1972) e Il buono, il brutto, il cattivo (1975), tutti campioni autentici della salsa urbana, o quella che è conosciuta come “sonidos del barrio”, la rappresentazione più fedele del portoricano immigrato nella grande metropoli di New York. Dopo il suo lavoro con Fania, la sua fama si diffuse tra la comunità ispanica negli Stati Uniti e di gran parte dell’America Latina. Nel 1975 ha avuto l’opportunità di suonare con il suo idolo Mon Rivera.

Alla fine degli anni Settanta il suo spirito ribelle lo ha portato a sviluppare a fianco del cantante panamense Ruben Blades quella che divenne nota come la salsa conciencia, canzoni che denunciano la situazione politica e sociale in America Latina. La congiunzione con Blades ebbe particolare successo, con lavori di alta qualità come Metiendo mano (1977) e Canciones del Solar de los Aburridos (1982); questo ultimo album è stato premiato con un Grammy.

Willie Colón ha collaborato per tutta la sua carriera, oltre a quella di cui sopra, con artisti come Celia Cruz, Tito Puente o David Byrne, e ha interpretato alcuni ruoli nella televisione messicana.

Dagli anni ’90 la sua parte artistica ha lasciato un’intensa attività nella vita sociale e politica nordamericana, con il suo impegno a favore della comunità ispanica: così nel 1993 è apparso alle elezioni primarie nello Stato di New York; nel 1995 è diventato il primo ispano-latino ad aderire al Consiglio nazionale ASCAP; nel 1999 ha fatto parte della delegazione che è stata ricevuta in Vaticano dal Papa in occasione del Giubileo del 2000, oltre a collaborare regolarmente con organizzazioni umanitarie come le Nazioni Unite e Amnesty International.
Dal 1998 vive a Città del Messico con moglie e figli.
[Tratto da biografiasyvidas.com]

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